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    1. gentile signore, sicuramente non andiamo a scopiazzare dal suo sito… le foto di messina antica non sono di sua proprietà, cosa c’entra il fatto di citare la fonte? non andiamo, di certo, a scopiazzare le fotografie sul suo sito….

  1. Egregio signore,capisco che l’italiano è una lingua molto astrusa e difficile ma io non ho scritto che scopiazzate dal mio sito….
    Avete inserito on line la fotografia, scambiandola per cartolina, del salone del Caffè Irrera dove io personalmente ho messo in alto a dx la scritta . Quella non è una cartolina ma una fotografia.
    Le foto e non le cartoline dell’ingresso degli americani a Messina sono anche cartoline o sono tratte dal libro di Enzo Verzera Messina ’43 ’44?
    Personalmente non mi sono mai permesso di marcare una foto non mia, ma mi preoccupo di citare la fonte.
    Capisco che è solo un problema di deontologia professionale, fenomeno oggi molto raro. Lei continui a marcare come sue fotografie e cartoline non sue e non in suo possesso…
    Pippo Lombardo

    1. qui non stiamo andando a dettagliare o specificare se le immagini sono fotografie o cartoline. Non sono tratte dal libro di enzo verzera, in questo caso avremmo citato la fonte. E le immagini in questione fanno parte di una collezione personale incrementata nel tempo e sarebbe impossibile risalire all’autore.

  2. Come sempre, i messinesi non fanno altro che litigare tra di loro, alcuni si sentono unici e bravi in tutto, non fanno altro che dire: “questo è mio, questo l’ho creato io” e poi sono sempre con le mani vuote, girano intorno a se stessi e fanno sempre le stesse cose, senza concludere nulla. Non sono i politici che non sanno diriggere la “baracca” a Messina, sono alcuni messinesi che avrebbero bisogno il lavaggi del cervello. Io consiglierei di farsi un giretto fuori dalle mura della nostra città e imparare qualcosa di serio e importante e ad essere un pò più umili. Purtroppo, l’invidia e la gelosia fanno da padroni nella nostra città. Hanno ragione i palermitani, i calabresi e i catanesi, quando dicono che i messinesi sono “buddaci”. Continuando così, la nostra città non potrà mai migliorare e rimarrà sempre negli ultimi posti.

    1. Carissimo Biagio, la discussione precedente è nata, poichè il signor Pippo Lombardo che, assieme all’arch. Nino Principato, ha fondato il sito “Messina ieri ed oggi”. Ed il signor Lombardo, si è preoccupato di farmi notare che le foto presentate nello slideshow le ho marcate come zancleweb. Vorrei precisare, in via definitiva, che le foto sono state marcate NON come proprietà esclusiva del mio sito, ma essendo delle immagini che non sono state tratte da nessun libro (avrei citato la fonte), e, comunque, molto particolari e di difficile reperimento, mi sarebbe spiaciuto che qualcun altro fosse andato a salvarle e, magari, diffonderle altrove. Tra l’altro, quello che stiamo cercando di fare, è proprio quello di creare un punto di riferimento per tutti i messinesi e non, poichè gli articoli storici che sono in esso contenuti, sono inediti e mai pubblicati in nessun volume (tranne quelli di Armando Donato, dove essendo lui l’autore del libro “Messina obiettivo strategico”, ha dato la sua disponibilità per la pubblicazione degli stessi sul presente sito).

  3. Caro Antonio preferisco non entrare nella V.S. discussione perchè mio malgrado, mi sono trovato anch’io in questi dibattiti, con il mio recente libro. Voglio solo dire che “La storia è di tutti”. Anche le foto personali messe in internet, sono pubbliche non esiste copyrigt. se qualcuno non vuole che vengano riprodotte, basta non pubblicarle. (Biagio Cardia)

  4. Antonio vai tranquillo e fregatene di tutto e tutti, tanto Messina di questo passo è condannata alla morte economica e sociale,non certo per colpe nostre e di chi fa le cose in modo autonomo con le proprie forze, senza giri politci, TV, istituzioni varie, ecc alle spalle. Circa la mia pubblicazione e le altre che presto arriveranno, sai bene che ne puoi usufruire quando e come vuoi senza necessariamente chiedermi il permesso.Nel frattempo come dice Biagio, si deve andare fuori da questa realtà neofeudale e farsi apprezzare nei luoghi che contano, ti assicuro che la cosa funziona, servono però capacità notevoli, ed ecco perchè certi signori oltre lo stretto non vanno (e non mi riferisco ad internet ma al cartaceo), anche se molte castronerie sono ormai ben note anche in ambienti accademici molto seri del nord Italia ed oltre; e non ti dico come le commentano!!!

    1. ti ringrazio di cuore, carissimo Armando… so che posso sempre contare su di te, sulla tua disponibilità…. il nostro è un sito che non vuole fare guerra a nessuno, siamo fuori dalla bagarre, dalle dicerie, dalle chiacchere, dalle invidiuzze paesane…. noi cerchiamo di diffondere la storia e la cultura… non chiacchiere o leggende campate in aria… non fanno parte del nostro modo di pensare…

  5. bravo, è questo lo spirito giusto, poi chi avesse qualcosa da ridire, io, noi da persone davvero libere, siamo qui. Non dovendo dare conto al politichetto di turno, è bene che molti stiano attenti prima di parlare o peggio attaccare, perchè sarebbero dolori.Ognuno stia nel suo e quindi le pecore nell’ovile, ben chiuse; fuori ci sono i lupi!

  6. Non c’è molto da ridere, la situazione è grave. La cosa buffa e singolare è che proprio certi messinesi di 50-60 – 70 anni, risvegliatisi dopo decenni di placidi sonni e autocelebratisi esperti, storici, studiosi e uomini di cultura, si credano davvero unici ed esclusivi detentori del sapere, magari in forza degli appoggi politici o della loro anzianità (come se il numero più elevato di anni volesse dire essere più colti) e di chissà quali grandi opere, lavori e pubblicazioni scientifiche esportate in tutto il mondo. E vengono oggi a dare lezioni di correttezza e magari di storia e cultura a noi. Proprio loro che rappresentano le generazioni che hanno seminato il nulla e lo sfascio in cui oggi viviamo e di cui raccogliamo gli amari e marci frutti. Ed hanno anche il coraggio di parlare e pontificare. Si facciano piuttosto un esame di coscienza e un bagno di umiltà.

  7. osservo sconcertato per la prima volta questi commenti, mi sembrano assurdi nel loro limitato contesto cui vengono esercitati. Sono molto sorpreso di questa invasione di campo, parecchio aggiungerei. Innanzitutto ti chiedo la cortesia ( Antonio Abbate) di correggere la segnalazione come sopra, sugli articoli firmati dagli articolisti del sito ZANCLEWEB, inserendo che gli articoli nel merito, sono il frutto spontaneo e personale degli autori che li vanno a creare. Tutti nessuno escluso. Per quanto mi riguarda gli articoli che segnalo al sito non sono estrapolati da nessun libro: non faccio un copia incolla per intenderci. Il prodotto firmato, fa parte della cultura personale di chi lo firma. Fa parte della esperienza di lettura reciproca, studiando le fonti e mai scopiazzandole. Qui affermare che solo un autore ha il placet su ciò che scrive perchè estratti dal priprio libro è sbagliato. Tutti gli autori che firmano hanno gli stessi diritti nessuno esclluso. Puntualizzato questo, voglio segnalare all’intruso che ognuno si guarda l’erba del proprio giardino. Ricordandogli che molte delle immagini e dei contenuti immessi in quell’altro sito, sono quelle si, estrapolate da libri che non danno al sito, la possibilità di aggirare il copy rigth citando la fonte. Non solo, molti contenuti vengono immessi facendo proprio il copia incolla di altrettanti libri. Smembrati e suddivisi in argomenti. Anche se ci fosse il bene placido dell’autore si dimenticano che devono segnalare sia quello contemporaneo della casa editrice e del registro ISBN, inserendo il codice di riferimento a tutela degli autori e delle leggi. Questo vale per coloro che fanno critiche verso questo sito e per gli autori, noi per intenderci, che nel sito riversiamo i rispettivi contributi. Qual’ora mi accorgessi che gli autori di questo sito, fanno il copia incolla, chiederò in modo ufficiale al presidente Antonio Abbate di non fare parte del prodotto Zancleweb, tirando fuori tutti gli articoli che hanno la mia firma.

  8. Gentili signori, mi ha fatto piacere vedere le foto che avete riprodotto sul sito.Tutte le immagini , a chiunque appartengano mi sono note per avervi visuto personalmente.Ho passeggiato per quei viali, ho comprato il pesce con mia nonna alla pescheria al porto, ho preso il tram per andare a scuola ed al faro.
    Per me è stato un tuffo nel passato, nel secolo scorso, prima e dopo la seconda guerra mondiale che è stata uno spartiacque tra due mondi messinesi.Un ricordo delizioso al palato è lo schiumone al bar Irrera di pomeriggio ed il caffè freddo a mezzanotte prima del rientro a casa.
    Un saluto alla mia cara Messina ed a tutti quelli che senza litigare la vivono e la ricordano.

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